“non può essere rigida l’integrità della verità”… Ma nooo!

Non può essere rigida l’integrità della verità, perché la Verità si è fatta carne,  si è fatta tenerezza, si è fatta bambino, si è fatta uomo,  si è fatta peccato in croce ….[1]

Questa affermazione fuori dal suo contesto ha la potenzialità di  spaccare la Chiesa. La verità non è troppo rigida, troppo integra, la verità è quello che è, in particolare è la modalità con cui Dio esercita la propria prerogativa creatrice (caritas in veritate) nella storia: qualsiasi preoccupazione pastorale non può nascondere la verità perché la Verità è il soggetto dell’annuncio.

Tuttavia Dio si è incarnato, storicizzandosi come  Cristo-Forma.

Il Dio Assoluto, Padre, è storico in Cristo-Forma che conduce  dinamicamente  verso la Verità tutta intera. Senza nasconderla ma, tacendola prima al Sinedrio, la testimonia  poi a costo della vita .

Anche noi siamo responsabili verso questo mondo che sa costruirsi solo sulla razionalità (faciendum) e non accetta mezze verità. In questa situazione la chiesa per farsi tenerezza non può fare a meno dell’organismo dinamico pena il tradire la verità per affermare solo l’incarnazione , o, al contrario affermare la verità Assoluta senza incarnazione .

Non può essere rigida l’integrità della verità”. La metafisica è prima di tutto  il modo di pensare  dell’uomo, è il meccanismo con cui concepisce i pensieri. Tutte le volte che nella nostra opera nascondiamo “Cristo-Forma della tenerezza”, nascondiamo Dio stesso in un Sepolcro fatto da mani d’uomo. Perciò proclamiamo anche noi nella nostra piccola e apparentemente inutile vita, in un blog deserto, proclamiamo magari in uno sperduto corso di ontologia realistica come è fatto questo Cristo-Forma che accorda la la Verità con la sua Incarnazione nell’Umano peccatore, la Dogmatica ineccepibile con la tenerezza della Pastorale, la verità con la misericordia salvifica .DEMARIA - Scritti Teologici Inediti - Immagine di Copertina

Lo Spirito annuncia e insegna «tutta la verità» (Gv 16,13) e non teme di farla bere a sorsi.[2]

Cristo-Forma è venuto anche per noi, seminiamo  quanto l’uomo è capace di comprendere, senza dimenticare che quando saremo costretti, dovremo testimoniare.

“Non può essere rigida l’integrità della verità,…Lo Spirito annuncia e insegna «tutta la verità» (Gv 16,13) e non teme di farla bere a sorsi.”. Ora sta a noi  dare le basi per spiegare ontologicamente il senso di queste parole.

 

Santa Pasqua a tutti

 

Roberto Roggero

PS: I giornalisti, quale enorme responsabilità hanno! Se loro non capiscono come può capire il mondo che a loro si affida?

[1]     http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2017/documents/papa-francesco_20170413_omelia-crisma.html

[2]     http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2017/documents/papa-francesco_20170413_omelia-crisma.html

Bombardare l’Islam, bene o male?

Le bombe sull’Islam, quelle vere, distruggono l’Islam stesso.

Tutti possiamo vedere i risultati di un bombardamento materiale: basta guardare con occhio distratto una rivista.bombardamento-mosul-2
Per vedere questi bombardamenti che scalzano l’ISLAM sin dalle fondamenta occorre accorgersi della guerra alla  famiglia soggetto sociale, famiglia che qui in occidente viene demolita giorno per giorno demolendo la sua natura e il suo ruolo. Solo quaranta anni fa comunità familiare doveva preparare cittadino ma ora è sopportata SOLO (e sembra non per molto ancora) come sede della trasmissione della vita fisica.

Tutte le rivoluzioni sociali dell’ultimo periodo, dal divorzio all’aborto, dall’eutanasia alla famiglia gay, dal gender all’utero in affitto, hanno in comune la distruzione della famiglia attraverso la pretesa supremazia della persona single sulla famiglia.

Politicamente viene riconosciuto ESCLUSIVAMENTE l’individuo soggetto sociale e per farlo si è pensato di DISTRUGGERE IL CONCETTO STESSO DI FAMIGLIA.
Questa sistematica distruzione della famiglia soggetto sociale viene operata praticamente togliendole qualsiasi autorità sociale anche solo educativa. Ma togliendo questo ruolo alla famiglia si mina alla radice ogni possibilità di costruire una società fondata sulla comunità familiare e quindi sulla “trasmissione della vita e della capacità vitale” intesa nel senso più ampio possibile, quello educativo. Proprio per questo motivo, culturalmente, oggi non si riesce neppure più ad immaginare la famiglia come nucleo sociale, si riesce a concepire solo  la coppia di fatto: finché mi piace starò insieme a te.

Un esempio giornalistico di questi giorni?
Tolta alla famiglia islamica una figlia ( quattordicenne) che la madre aveva fatto rasare perché non voleva indossare il velo islamico.
Motivo giornalistico? La violenza sulla figlia come sembra suggerire Boldrini affermando “mai sopraffazioni”. Ma che tipo di violenza è?

Escluso che la madre non  volesse bene alle figlie (le hanno infatti lasciato gli altri figli), escluso che il taglio dei capelli sia una qualsiasi mutilazione fisica (cosa pensare altrimenti dei negozi di barbieri ora chiamati saloni) non resta che pensare che il provvedimento sia legato alla VIOLENZA EDUCATIVA dell’imposizione DELLA FAMIGLIA (nella persona della madre) sulla persona-figlia quattordicenne.
Le vere bombe sull’Islam sono appunto questa distruzione culturale della famiglia (Islamica in questo caso) come cellula sociale e che fa dire agli mussulmani “Boko Aram”, ossia l’educazione occidentale non va bene.

Questa ultima frase mi farà tenere d’occhio dalla questura, scansioneranno le mail a mia insaputa, e questa visione della famiglia con un ruolo sociale e quindi educativo su figli e nipoti impedirà che io mi coccoli sulle ginocchia un qualche nipote.
Ma che cosa devo dire? Sono nato in un mondo dove la famiglia era il centro dell’educazione, e quindi anche con una qualche autorità sui figli. Ora invece, scrivendo e pensando così sono passato da rigido conservatore ( negli anni 70) a rivoluzionario (oggi).
Ma che cosa devo dire? Se difendere la comunità familiare e il suo ruolo sociale ed educativo è rivoluzionario allora grido “vive la revolution!”.
Roggero Roberto