La sostituzione del PIL, i fondamenti organico-dinamici alla sopravvivenza umana

MISURABILITA’ DELL’INDICE DINONTORGANICO – 1

Non esiste alcuna costruzione senza un confronto continuo con la propria forma operata dalla prassi costruttiva della materia

Difficoltà: per persone che già praticano la metafisica realistico dinamica.
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COSA misura l’indice organico -dinamico?

L’EDUC è il mondo della PRASSI umana.

  1. Per questo motivo l’EDUC possiede una FORMA DINAMICA VIVA DELLA PRASSI. Infatti affermare che la prassi possa essere addebitata a qualcosa di morto è un assurdo monumentale, indegno di chiunque. L’umanità che la genera è viva e perciò possiede una forma dinamica viva.
  2. La prassi della trasmissione della vita, colta in universale, non può essere confinata nella persona. Ne segue che …
  3. Affermare la non esistenza di una razionalità della PRASSI AUTOCOSTRUTTIVA della VITA propria dell’UMANITÀ coinciderebbe con l’affermare che l’umanità è morta “ai tempi di Adamo ed Eva” : si tratta di un assurdo altrettanto sesquipedale perché anche chi legge e chi scrive in questo momento non sarebbe mai nato.

L’indice misura l’incarnazione della LOGICA vitale e vitalmente operante con cui 12 laico&cristianola prassi umana costruisce l’EDUC.

Questa FORMA DINAMICA VIVA È NECESSARIA tanto al lato religioso della prassi (Logos = vita) quanto al lato qualificato come laico della prassi umana che chiamiamo MODELLO DI SVILUPPO. Un Modello di sviluppo autodistruttivo o una religione con una prassi autodistruttiva durerebbero molto poco.

È possibile MISURARE la PRASSI costruttiva della FORMA dinamica viva?

Per comprendere quale ruolo abbia la scienza metafisica nella progettazione di PrassiReale1un indice basta ricordare che totalità dell’oggetto, specificità, sensibilità, sono proprietà tipiche dell’essenza dinamica.

E la misurabilità? La risposta è assurdamente semplice a livello di organismo dinamico.

L’essenza organico – dinamica che si definisce come “realtà complessa animata da un proprio principio vitale quindi capace di vivere ed agire a titolo proprio AUTOCOSTRUENDOSI IN MODO COERENTE ED UNIVOCO NELLE SPAZIO E NEL TEMPO1, è appunto in costruzione nello spazio e nel tempo. La prassi autocostruttiva essenziale dell’organismo dinamico può quindi essere misurata.

Per queste quattro caratteristiche dell’organismo dinamico tutte essenziali e collegate alla prassi essenziale

  1. l’indice prende in considerazione esclusivamente FATTORI INELIMINABILI ED UNIVERSALI. Infatti, essendo proprio i fattori essenziali quelli che garantiscono la trasmissione della vita attraverso la prassi, essi determinano anche la SOPRAVVIVENZA DELL’UMANITÀ. In altre parole un fattore è essenziale organico – dinamico quando è garante del proprio essere2.
  2. L’indice MISURA IL DINAMISMO COSTRUTTIVO ossia la costruzione dei fattori di sopravvivenza (dinamismo essenziale) che non sono per nulla garantiti nella Realtà storica diventata dinamica3. Basta pensare alla prassi costruttiva orientata alla distruzione dell’umanità attraverso la distruzione del lato ambientale oppure alla prassi costruttiva di ordigni nucleari.
  3. L’indice accede e misura lo SVILUPPO dell’essenza dinamica vitale e vitalmente operante della prassi legata alla realtà storico-ambientale, ossia misura l’auto costruzione della sua unica RAZIONALITÀ INTERNA OGGETTIVA .
  4. L’indice può “MONITORARE IN ANTICIPO IL RISULTATO FINALE”, perché i fattori di sopravvivenza dell’umanità (l’essenza) in ogni caso si dovranno realizzare anche in ogni più piccolo capillare. E quindi per il tutto e per la parte.
  5. Poiché i fattori necessari a questo INDICE DELLA PRASSI umana sono essenziali, per la metafisica essi sono universali, necessari, irriducibili, assoluti e supremi.4

Chi e perché deve fare un indice

Da questo legame essenza-sopravvivenza-metafisica_realistico_integrale-prassi conseguono le nostre responsabilità nei confronti della progettazione dell’indice socio-economico-ambientale.

SOLO NOI, infatti, e nella misura in cui usiamo la metafisica realistico dinamica, possiamo avere accesso al dover essere della Realtà Storica. Per gli altri accedere alla Razionalità_Interna_Oggettiva non è impossibile, ma estremamente complesso diventa mettere assieme il quadro a partire dai singoli dati empirici. È una difficoltà legata al processo di specializzazione scientifica che amplia la conoscenza riducendo il campo di indagine5 mentre per l’indice universale occorre il processo contrario: come diceva Demaria, sezionare un organismo per cercare la vita è perdere immediatamente l’oggetto della propria indagine.

Per esempio Toyota ha prodotto un sistema di sviluppo industriale organico6, si è dovuta rendere conto della spinta interna verso l’universalizzazione di nuovo modello7 di sviluppo ma l’ha (e l’hanno) confinato nel campo industriale perdendone il significato. Anche nel caso della norma ISO 9000 ci si è resi conto della universalità della norma, ma le competenze sono state sviluppate a poco a poco, di guaio in guaio. Ora con la norma 9001: 2015 è arrivata a concepire la “decisione di qualità” basata su dati oggettivi e sulla la valutazione della probabilità di esito positivo8 … . Esito positivo per tutti gli stakeholder, in altre parole ESITO POSITIVO ORGANICO tra i vari elementi. Ma qualora fossimo ai tempi di Hitler, in Germania, … o ai tempi dell’aborto … o ai tempi in cui la povertà serviva per sostenere il dinamismo del mercato …: la norma ISO non è arrivata ancora al suo valore assoluto di regolare la prassi in funzione della vita9.

 


1«Ecco la definizione: l’organismo dinamico è una realtà complessa, animata da un suo principio vitale, e perciò capace di vivere e agire a titolo proprio, autocostruendosi nello spazio e nel tempo. Tenendo conto della clausola finale della definizione, la prassi non sarà che il vivere ed agire dell’organismo dinamico che si autocostruisce nello spazio e nel tempo. Più brevemente: la prassi è la vita-azione dell’organismo dinamico; e, al nostro livello metafisico, la prassi è la vita-azione del SD ossia del dinontorganismo a livello supremo.» Tommaso Demaria, 3 LA REALTA’ STORICA COME SUPERORGANISMO DINAMICO,Costruire Bologna 1975 , VI La prassi dinontorganica, § 2 – Giustificazione della prassi n°/p. 210.

2«L’Assoluto ideologico primario ci richiama Dio, non però come il «Dio della religione», ma come il Garante dell’essere. Dio è bivalente: porta con sè una doppia funzione. È il «Dio che salva», e il «Dio che ga­rantisce l’essere». È l’Assoluto religioso, ed è l’Assolu­to ideologico. » Tommaso Demaria,La società alternativa,NPC Verona 1982 [,[ [ I Società dinontorganica e assoluto ideologico teo-s [ , § 4. Dio, Garante dell‘essere n°/p. 14 ].

3«Che ne avverrà, se tale Assoluto non sarà quello buono, ma al contrario è la negazione di esso?… La mobilitazione dei TD a suo favore, resa magari più efficiente dall’assenza di una loro mobilitazione a servizio dell’Assoluto vero, non pub portare con sè che delle prospettive umanamente disastrose. In una realtà storica diventata dinamica, infatti, i TD rappresentano le leve segrete che dominano il mondo, il destino del quale viene irrimediabilmente giocato in funzione di essi.» Tommaso Demaria,2 METAFISICA DELLA REALTA’ STORICA,Costruire Bologna 1975 [,[ [ IV I cinque trascendentali dinamici [ , § 3 – Leggi dei TD n°/p. 148 ].

«Perché L’ideologia è anima della prassi è ovviamente l’ideologia a lanciare la prassi costruttiva della società e del mondo, aprendo all’umanità la strada di un futuro per lo meno possibile, o spingendola sulla via di un futuro impossibile e forse catastrofico. Tutto dipende dal tipo di costruzione ontologico-dinamica lanciato dall’ideologia. Se esso è contro natura (contro la natura della realtà storica dinamica, com’è ovvio), il futuro dell’uomo non può non venirne compromesso, qualunque sia la scadenza e la gravità della crisi o in caso estremo l’eventualità di una catastrofe vera e propria. Se invece il tipo di costruzione è conforme alla vera natura della realtà storica dinamica, qualunque siano le vicende anche drammatiche dell’avvenire, la concreta possibilità di un sano e onesto futuro dell’uomo, al di fuori di qualsiasi illusione utopistica o millenaristica, rimane aperta.» Tommaso Demaria,3 LA REALTA’ STORICA COME SUPERORGANISMO DINAMICO,Costruire Bologna 1975 ,[ [ X Dinontorganismo e futuro dell’uomo [ , § 3 – La prassi dinontorganica ideologica n°/p. 354 ].

4«Detti caratteri, appunto perché caratteri dei trascendentali, dovranno riscontrarsi anche nei trascendentali dell’ente come tale, i quali dovranno essere, tutti e singoli pertanto, universali, necessari, assoluti, supremi, e irriducibili. Se ci richiamiamo i cinque trascendentali in questione, ossia l’ente, l’uno, il vero, il buono, e il bello, e li confrontiamo con l’ente come tale constateremo facilmente che l’ente, qualsiasi ente, non potrà non cadere sotto di essi sì da risultare ontologicamente ente, uno, vero, buono e bello, in dimensione universale, in modo necessario, in senso assoluto, a livello supremo, e in termini irriducibili.

» Tommaso Demaria,2 METAFISICA DELLA REALTA’ STORICA,Costruire Bologna 1975 [,[ [ IV I cinque trascendentali dinamici [ , § 7 – I cinque caratteri distintivi n°/p. 123-124 ].

5«È appunto l’essenza superorganico-dinamica della realtà storica, che esige una intelligenza sintetica e concreta in permanente fase operativa, e non soltanto in fase di intuizione iniziale o di una qualche sintesi dottrinale. L’intelligenza suddetta infatti viene reclamata e si pone in rapporto con una sintesi ontica (e non già dottrinale), che è la sintesi ontica essenziale della realtà storica stessa, da penetrarsi e da garantirsi da una intelligenza sintetica e concreta. Questa è la sua vera luce, anzi è l’unica luce ad essa possibile. In una realistica metafisica della realtà storica, la ragione analitica ed astrattiva non può essere che strumento in funzione metodologica a servizio di quella.» Tommaso Demaria,3 LA REALTA’ STORICA COME SUPERORGANISMO DINAMICO,Costruire Bologna 1975 [,[ [ I Teoria dell’organismo [ , § 10 – Ragione analitico-astrattiva, e intelligenza sintetica e concreta n°/p. 52 ].

6« Nel caso Toyota, questo sistema nervoso autonomo poté crescere contemporaneamente al radicarsi profondo nell’ambito produttivo del just in time e in parallelo con la diffusione delle regole attraverso l’uso del kanban. Quando pensai all’organizzazione industriale e al sistema nervoso del corpo umano, i concetti cominciarono a incontrarsi e sovrapporsi, stimolando la mia immaginazione.» Taichi Ohno,Lo spirito Toyota,Einaudi 1993 [,[ [ Il sistema nervoso autonomo di un’impresa. [ , § Capitolo terzo, Ulteriori sviluppi n°/p. 68 ].

7« In una situazione di carenza generale di uomini e di mezzi, potevamo pensare d’aumentare la manodopera e le macchine per produrre e immagazzinare il numero necessario di pezzi. A quei tempi non costruivamo più di 1000 o 2000 macchine al mese: per soddisfare i nostri bisogni produttivi era necessario avere delle scorte di materiale sufficienti per tutta la produzione mensile. Avere un magazzino sufficientemente fornito per reggere tale quota produttiva poteva non essere un problema: ma cosa sarebbe successo in futuro con un auspicabile aumento della produzione e un possibile aumento della domanda (eventualità che non eravamo in grado di prevedere) ? Per evitare questo potenziale problema, cercammo di livellare tutta la produzione: volevamo evitare di produrre ogni cosa nel periodo finale del mese, di dividere il tempo di lavoro in una parte d’accumulo delle scorte e in un’altra di loro smaltimento. Cominciammo a esaminare il problema all’interno dell’azienda per rendere il flusso costante e regolare. Poi affrontammo la questione all’esterno, e quando si trattava di avviare una collaborazione con un nuovo fornitore gli proponevamo – sentite le sue esigenze – di collaborare a raggiungere la produzione livellata, chiedendogli di fornirci i pezzi nei modi e nei tempi compatibili con la domanda del mercato. Ci impegnammo a rimuovere tutti gli ostacoli di ogni ordine – umano, tecnico e finanziario che si opponevano a questo rapporto di cooperazione tra noi e i fornitori, in modo da liberarci dalla produzione dekansho, tutta concentrata a fine mese.»

Taichi Ohno,Lo spirito Toyota,Einaudi 1993 [,[ [ I malefici della produzione «dekansho». [ , § Capitolo primo, A partire dai bisogni n°/p. 21 ].

8Risk based thinking

9Esiste una norma che va sotto il nome di SA 8000 per la certificazione etica, ma non è ancora su base metafisica.