Karl Popper, il principio della falsicabilità

Popper distingue tra scienza e metafisica per la modalità della loro costruzione (dialettica costruttiva interna).

Osserva la scienza che “sale dal basso verso l’alto”[1] , ossia  parte da una serie di fenomeni, per poter arrivare  a “fissare” quale sia la legge stessa che  unifica i fenomeni osservati.  Questo modo di operare della scienza fa si che essa determini progressivamente da sè stessa il proprio oggetto universale. Parte dal fenomeno per arrivare all’essenza.

Al contrario  la metafisica ”discende dall’alto”, ossia pone innanzitutto il proprio oggetto formale/materiale  oggettivo che costituisce l’universale, da cui trarre le dovute conseguenze fenomeniche. Ossia fa il percorso opposto, parte dall’essenza per arrivare al fenomeno.

Una volta riconosciuta la dialettica oggettiva interna unificante della scienza, Karl Popper ne riconosce la legge interna della falsicabilità che traduciamo così: Poiché mi trovo all’interno di un sistema a miglioramento continuo dove domani sarà meglio di oggi, la scienza si distingue dalla metafisica perché è falsificabile il suo fattore universale oggettivo che domani sarà superato da un altro (oggetto formale/materiale nel linguaggio metafisico).
Conclusione ineccepibile, soprattutto quando confrontata con la metafisica dove il fattore universale non è superabile dalla scienza stessa perché tutto è esplicitazione conseguente.

Tuttavia, per quanto riguarda le leggi dell’agire umano-ciclo di trasmissione della vita[2], osserviamo la modalità scientifica metafisica realistico- dinamica che discende  dall’alto, legata al fatto di  dover essere ciclo di trasmissione della vita da realizzare, inseparabilmente unita alla dialettica scientifica che sale dal basso e comprende ogni scienza[3], che viene  finalizzata alla ricerca della modalità migliore di concretizzazione dei princìpi esplicitati .  Queste due modalità  unite tra loro costituiscono il dinamismo del ciclo di trasmissione della vita che chiamiamo modello di sviluppo Life giving-life.

Concludendo. La distinzione tra scienza e metafisica proposta da Popper è la dialettica  della falsicabilità, interna  alla stessa scienza come la intendiamo correntemente. Questa legge  della falsicabilità, invece, nell’umano risulta superata  da questo connubio scientifico tecnico-metafisico di miglioramento continuo, a carattere ontologico del ciclo della vita (modello di sviluppo).


[1] Parte dal piano fenomenico, ossia che mostra una certa legge, per poi  arrivare alla legge stessa che unifica i fenomeni osservati.

[2] Le scienze dell’umano riguardano lo studio dell’uomo, di tutto l’uomo: psicologia, sociologia, economia, … ecc. Non sono scienze dell’umano altre scienze come la fisica.

[3] Perfino l’ecologia integrale entra in queste scienze.