La struttura socio-economica-ambientale ( e religiosa)

L’assorbimento della Prassi autocostruttiva dell’ecosistema  nel dinaismo socio-economico (religioso) ha sorprendenti effetti  perfino sulla prassi cristiana  obbligata all’ecumenismo.

Trasmettere la vita è lo scopo   di società economia e sistema ecologico

la prima cosa da precisare è la portata di questa dinamizzazione: riguarda l’equilibrio di ciò che chiamiamo ambiente.

L’evidenza la abbiamo sotto gli occhi in tutti i telegiornali:  la CO2 prodotta dalla PRASSI della rivoluzione industriale sta squilibrando il clima planetario e di conseguenza  il dinamismo ecologico dell’intero oikumene.

La cosa metafisicamente rilevante è appunto il soggetto la cui azione (prassi) porta allo squilibrio della natura viva: la forma (ossia ciò che attua) della prassi squilibrante  è appunto  la forma dell’EDUC, ossia l’organismo socio-economico (e religioso) umano. L’evidenza della sintesi tra mondo naturale e socio economico genera a noi un problema in quanto siamo costretti ad “espandere” la percezione (intellectus) che abbiamo  dell’Assoluto (ossia della Forma) dell’EDUC al reale che ora deve divenire “trivalente”.

Sdi tratta di un problema di contenuto essenziale. Difatti

  1. Nel caso che il contenuto dell’Assoluto ( la Razionalità Interna Oggettiva) NON sia già coerente a tutto il “nuovo ente”, e questo  è il caso dell’Assoluto Consumista RischiGlobaliche ha generato lo squilibrio attuale[1], cesserebbe la sua capacità di essere Assoluto-unica-forma . All’interno  di sé stesso agirebbero  infatti due “regole auto costruttive” (Razionalità Interne Oggettive), entrambe essenziali e non sintetizzabili tra loro:   come sappiamo regnum in se diviso desolabitur. Sono ipotesi  che vediamo incarnate con gli occhi della mente ma che purtroppo tocchiamo con mano quotidianamente: nel sistema socio economico consumista  da un lato c’è l’espansione infinita necessaria all’economia dall’altro la finitezza delle risorse del pianeta che ne impedisce la realizzazione. Contrasto di logiche essenziali!  Proprio per questo, ad esempio, a causa delle risorse finite del pianeta, dobbiamo fare un fermo-pesca[2] perché nel mare Adriatico non ci sono abbastanza pesci per una economia ad espansione infinita!!!
  2. Nel caso invece della Razionalità Interna Oggettiva dell’Assoluto dinontorganico, il suo contenuto “la trasmissione della vita” o dinontorganismo coincide con quello necessario e già presente come essenza della PRASSI costruttiva  della MatriceOperativa,SintesiTreEntiparte di Natura  diventata dinamica.

A questo punto, se qualcuno poteva aver dubbi circa il contenuto “troppo religioso” e per questo  arbitrario dell’Assoluto riconosciuto a fondamento dell’EDUC si deve ricredere. Questo dubbio di derivazione religiosa   dell’Assoluto inficierebbe la metafisica realistico dinamica, perché in questo modo essa  risulta non scientifica in quanto fondata su un atto di fede. Problema superato: la necessità posta dall’Oikumente dell’Assoluto “trasmissione della vita”  non richiede alcun atto di fede …  .

Ne consegue che la metafisica realistico dinamica risulta assolutamente laica e scientifica,  controllata scientificamente da evidenze e attraverso di esse indagabile; e tuttavia essa è insieme anche  religiosa perché è Cristo Forma[3] l’Assoluto della prassi che trasmette e salva la Vita storicizzata  attraverso l’organismo dinamico (Corpo Mistico).

La PRASSI religiosa del Corpo Mistico e quella della Trasmissione della Vita umana coincidono nel loro contenuto (onto) logico ontico e savifico[4].

E con questa osservazione  della coincidenza tra scientificità della prassi costruttiva socio-economica ambientale e religione cristiana ci affianchiamo (ontologicamente) al papa nel suo sforzo di fondare la fratellanza umana inter religiosa.ecumenismo

  • Ci affianchiamo al papa perché questo atto non rinuncia affatto alla divinità di Cristo,
  • ma riconoscendone la prassi salvifica vitale e vitalmente operante per ogni uomo, la propone alle altre religioni nella la sua forma scientifica. Del resto ciò che abbiano enunciato non è altro che “Caritas in veritate”.

Nell’incontro ecumenico non  c’è nessuna rinuncia alla Divinità di Cristo, l’incontro avviene sul terreno  della  Sua unica PRASSI storicizzata  vitale e vitalmente operante, laica e religiosa insieme. E quindi adatta ad ogni religione che non deve abiurare nessuna atto di fede,  ma radicandosi  in  questa PRASSI è in grado di  fondare il dialogo cristianamente rilevante.

Con questa differenza tra le religioni.

Proprio per la coincidenza nell’Assoluto della PRASSI laica vera e  della prassi cristiana (Caritas in Veritate), per i cristiani  diventa un obbligo scientifico cercare di incontrarsi sul terreno della prassi con le altre religioni. Per  essere cristiano DEVO sviluppare un mondo laico vero e, proprio perché vero, accessibile anche ai non cristiani.  Del resto non occorre nemmeno una fine teologia, basta ricordarsi che anche  la PRASSI è piano essenziale cristiano, e senza questo piano  “la fede senza le opere è morta”. Ed anche  “andate e predicate il mio vangelo” può assumere  una dimensione laica.  Per dirlo  in parole povere: papa Francesco è obbligato a cercare il terreno di incontro laico, fa proprio parte integrante della sua missione di pastore cristiano.

È la bellezza e la potenza meravigliosa del dinontorganismo.


[1] L’evoluzione storico dialettica dell’economia non è applicabile all’equilibrio ambientale.

[2] https://lagazzettadigitale.it/calendario-fermo-pesca-2018/

[3] https://www.editricelas.it/shop/scritti-teologici-inediti/

[4]   «Ciò che invece ci interessa sempre in linea di Cristologia dinamica spinta per questa direzione, è approfondire la pentavalenza di Cristo-forma, tanto più che da questo approfondimento speculativo nascerà un tremendo impegno pratico: quello di accettare, vivere, e promuovere Cristo come forma religiosa, pentavalente, pena una imperdonabile lacuna nella comprensione scientifica del Vangelo (in campo speculativo), e un disastroso blocco della realtà cristiana (in campo pratico) …

Sono forme trascendentali-immanenti, a valore universale, necessario, assoluto, supremo,  che coincidono con la stessa persona di Cristo come forma: come una ed unica forma religiosa. »

Tommaso Demaria,Cristo Forma,Istituto Internazionale di Pedagogia e Scienze Religiose Torino 1969 [,[    [   9  Funzione di Cristo-Forma [    , § 5 – CRISTO, FORMA RELIGIOSA PENTAVALENTE n°/p. 82 ].

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